EQUITALIA SANATORIA 2017, oramai è storia del fisco, storia passata; I conti correnti postale usato lo ccp 15086804 (equitalia Sud), cc 12725156 ( equitalia nord) entrambi per RAV
All’ epoca scrivevamo ciò che leggerete di seguito.
Equitalia sanatoria che ci fu nel 2017
Denominata CONDONO EQUITALIA che avverrà mediante un disegno di legge sulla rottamazione dei ruoli, che è stato assegnato alla 6ª Commissione permanente Finanze e tesoro del Senato.
Esso è atteso da molte persone anche se analizzandola bene non è realmente una sanatoria ma permette di pagare i debiti gradualmente senza l’applicazione di sanzioni e interessi eliminando una parte del debito divenuto ormani insostenibile.
La normativa è vantaggiosa anche per lo Stato il quale ha da recuperare circa 682,2 miliardi iscritti a ruolo dei quali 580,2 non recuperabili, visto questo fatto e viste le continue richieste e proteste dei cittadini ormai oppressi dal fisco, essa è stata proposta e sta per diventare operativa.
Come fu strutturata la sanatoria equitalia
La Normativa sanatoria equitalia prevede piani di rientro calcolati innanzitutto stralciando parte del debito e in modalità rateali che consentiranno al cittadino di pagare e allo Stato di recuperare molto di quel credito che altrimenti andava perso.
Il provvedimento è dedicato in particolar modo ai contribuenti in difficoltà economica sia momentanea che grave, dove per grave si intende una situazione debitoria con ruoli il 50 % dei quali resi esecutivi prima del 31 dicembre 2010.
La momentanea difficoltà economica è quella dovuta a debiti iscritti a ruolo esecutivi prima del 31 dicembre 2012.
L’interesse è tutelare i semplici cittadini, i lavoratori autonomi, le imprese.
Nuovo rapporto diretto equitalia col debitore
Il DDL offre la possibilità ai contribuenti in momentanea o grave difficoltà economica, di accedere ad un piano di rientro, stipulato in base alle reali difficoltà finanziarie riscontrate nel pagamento dei debiti con Equitalia.
Sarà direttamente Equitalia ad accettare obbligatoriamente il piano di rientro e non più l’Ente a decidere se accettarlo o meno, come invece succede oggi.
Il piano prevederà una rateizzazione commisurata alle reali capacità del debitore di pagare e potrà prevedere lo stralcio parziale del debito.
La proposta di rottamazione dei ruoli dovrà essere notificata dall’equitalia, a mezzo posta elettronica certificata (PEC), entro il 30 aprile 2017, esattamente l’anno successivo a quello dell’entrata in vigore della legge in oggetto;
Inoltre Equitalia deve trasmettere a mezzo PEC la proposta all’Agenzia delle entrate e all’Inps, in merito ai crediti di competenza degli Enti, entro il 31 maggio successivo.
Il contribuente deve inviare a mezzo PEC l’accettazione o meno a Equitalia entro il 31 luglio successivo.
Come rientrare del debito
Gli schemi dei piani di rientro saranno sostanzialmente di due tipi, quello rivolto ai contribuenti in grave difficoltà economica prevede le seguenti possibilità:
il pagamento integrale dell’Iva eventualmente dovuta;
il pagamento integrale dei contributi eventualmente dovuti;
il pagamento del 75% dei tributi (dunque lo stralcio del 25% degli stessi);
lo stralcio integrale delle sanzioni;
lo stralcio integrale degli interessi;
lo stralcio integrale dell’aggio di riscossione.
Lo schema rivolto ai contribuenti in momentanea difficoltà economica è previsto lo stesso trattamento per sanzioni, interessi e aggio, ma lo stralcio dei tributi si limita al 5%.
La possibilità di DILAZIONE DEL DEBITO verrà così strutturata:
per i debiti inferiori a 50.000 euro, 8 rate trimestrali, da saldare dunque in 24 mesi;
per i debiti superiori a 50.000 euro , 12 rate trimestrali da saldare dunque in 36 mesi.
In entrambi i casi, la prima rata deve essere versata entro il 30 settembre dell’anno in cui è stata ricevuta la proposta di definizione.
