Il canone rai è una TASSA DI POSSESSO : il – CANONE RAI IN BOLLETTA ELETTRICA ILLEGITTIMO ?
Il canone RAI è l’imposta di possesso di “uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”.
Canone Rai tassa costo fisso
Il costo di tale tassa dal 2016 era di 100 euro ossia 13,5 euro in meno rispetto all’anno precedente, inoltre il metodo di pagamento non è più, da quello stesso anno, utilizzando il classico bollettino che veniva inviato per posta.
Infatti il canone Rai viene ad oggi addebitato nella bolletta elettrica e automaticamente rateizzato.
Tali variazioni di importo è di modalità di pagamento sono state sancite dalla legge di stabilità approvata il 22 dicembre 2015, inoltre la legge sancisce anche il concetto di presunzione di possesso.
Tassa per tutti fino a prova contraria
Ciò significa che dimostrare di non dover pagare sarà a carico del contribuente e non più viceversa, cioè la verifica a carico dell’agenzia delle entrate, che doveva accertare gli evasori.
Canone a rate
In dettaglio il canone rai viene scisso in bolletta elettrica in circa10 rate mensili per i primi dieci mesi, quindi siccome la maggior parte delle bollette di energia elettrica sono bimestrali (6 all’anno) le rate in ogni bolletta saranno 2 per le prime 5 dell’anno;
Gli inizi del canone in bolletta
Il tutto fatta eccezione per il primo anno, infatti fino a luglio non si pagava nulla dopodiché proprio dopo il primo luglio 70 euro (bolletta maggio – giugno da pagare a luglio) e i restanti 30 euro nei successivi tre mesi.
Canone Rai maggiori dettagli
Come si evince dalla definizione del canone RAI: cioè ” imposta di possesso di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”…
Chi deve pagare
Il canone ordinario deve essere pagato anche se si usa la tv solo come monitor, se non si guarda la Rai, per la visione di trasmissioni tramite satellite o via cavo.
Non si deve pagare: per il possesso della radio, per il possesso di un computer privo di sintonizzatore TV, per il possesso e l’uso del computer che consente l’ascolto o la visione dei programmi radiotelevisivi via internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare.
Contribuenti capofamiglia e intestatari di utenze principali
In linea generale il canone segue la residenza anagrafica del contribuente, dunque l’intestatario della bolletta di energia elettrica che abbia anche la residenza anagrafica dov’è ubicata la suddetta fornitura deve pagare il canone, quindi il canone non va pagato per le seconde case.
Detto ciò è evidente che le utenze elettriche non domestiche non sono soggette alla presunzione di possesso, ma resta in questi casi il vecchio metodo di denuncia del possesso da parte del contribuente;
Per i possessori di un apparecchio negli esercizi commerciali si deve pagare un canone speciale i cui costi e modalità di pagamento sono rimasti invariati.
Se un contribuente vive in un appartamento ammobiliato con la presenza un apparecchio il cui possesso è del proprietario della casa, il canone naturalmente è a carico del proprietario dell’immobile.
Esenti al pagamento canone rai
Negli anni passati, si poteva disdire con il sugellamento degli apparecchi, inoltre con una modifica sugli apparecchi che permettesse di non ricevere il segnale rai, ora non è più possibile e l’unico metodo è quello di presentare una dichiarazione di non detenzione degli apparecchi che comporta se non veritiera ad una responsabilità penale.
L’esenzione al pagamento del canone è per soggetti di età pari o superiore a 75 anni non conviventi ad esclusione del coniuge con altri soggetti con reddito proprio aventi reddito annuo non superiore a 6713,98 euro.
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